statuto

Golf Club Napoli

 Associazione Sportiva Dilettantistica

 

 

Statuto

 

 

Titolo I

 

Nome – Sede – Scopo – Natura – Ordinamento – Durata

 

Art. 1 Nome e Sede

E’ costituita un’Associazione Sportiva Dilettantistica, di cui agli artt. 36 e segg. del CodiceCivile, denominata “Associazione Sportiva Dilettantistica Circolo Golf Napoli” (di seguito per brevità anche “Golf Club Napoli”, “Club” o “Associazione”), con sede presso la residenza del Presidente del Consiglio Direttivo pro-tempore).

 

Art. 2 Scopo

  1. Il Club, conseguito il riconoscimento ai fini sportivi da parte dell’ordinamento sportivo,ha per scopo la diffusione della pratica dello sport golfistico.
  2. In particolare, a mero titolo esemplificativo, per il perseguimento del proprio scopo, l’Associazione provvederà:
    1. ad organizzare attività sportive dilettantistiche in campo golfistico, anche favorendo l’attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento ed il perfezionamento del gioco del golf;
    2. a coordinare le attività degli Associati (di seguito anche Soci) che interessino, comunque, lo svolgimento di ogni attività inerente al gioco del golf;
    3. a fornire agli Associati un’adeguata assistenza secondo le modalità fissate nei regolamenti;
    4. a curare la gestione a fine sportivo del gioco del golf e con esclusione di ogniscopo di lucro, degli impianti e  delle strutture site in Via Campiglione, 11 – Pozzuoli -, nonché delle attrezzature sportive e ricreative in esso realizzate (il “Circolo), di cui il Club ha la titolarità o la disponibilità in via continuativa ed esclusiva e, per quest’ultimo presupposto, nei casi in cui tale gestione sia affidata direttamente all’Associazione.

 

  1. Nella propria sede, sussistendone i presupposti, il Club potrà svolgere attivitàricreativa in favore dei propri Soci, ivi compresa, se del caso, la gestione di un postodi

 

  1. L’Associazione, al fine della migliore realizzazione dello scopo associativo, potrà altresì aderire ad accordi, stipulare convenzioni con agenzie ed enti pubblici a carattere locale, nazionale ed internazionale, con cooperative e con associazioni di categoria, così come perseguire qualsiasi alta iniziativa che sia conforme allo scopo ed all’ordinamento della stessa Associazione.

 

  1. L’Associazione è per sua natura caratterizzata dalla democraticità della struttura,dall’uguaglianza dei diritti di tutti gli Associati, dall’elettività delle cariche associative, nel rispetto delle pari opportunità nell’accesso alle cariche elettive.

 

  1. L’Associazione è apolitica, apartitica ed aconfessionale.

 

Art. 3 Ordinamento

  1. L’ordinamento interno e l’amministrazione del Club sono disciplinati dalle disposizionidel presente Statuto, dai Regolamenti interni, dalle deliberazioni dell’Assemblea.

 

  1. Il Club si impegna ad accettare, a conformarsi, nonché ad applicare le normestatutarie e regolamentari, nonché le direttive del C.O.N.I., della F.I.G. per quanto riguarda il golf, e delle altre Federazioni sportive ed Enti ai quali delibererà di Il tutto nel rispetto degli accordi e delle consuetudini internazionali per quanto riguarda gli associati di Circoli e di Federazioni straniere.

 

  1. Il Club, per sé e per i propri Associati, riconosce la giurisdizione sportiva e disciplinare della F.I.G. e si impegna a pagare le quote di affiliazione e di tesseramento stabilite dalla F.I.G.; si impegna, altresì, nel rispetto della clausola compromissoria contenuta nello Statuto Federale, a non adire altre autorità che non siano quelle federali ed a sottoporre ad un giudizio arbitrale definitivo la soluzione delle controversie, originate dall’attività sportiva e non rientranti nella competenza degli organi di giustizia federali, che possono essere rimesse ad arbitri ai sensi dell’art. 808 ter del codice di procedura

 

  1. Il Club si impegna ad osservare il principio della separazione dei poteri tra organiesecutivi e direttivi e organi ufficiali disciplinari, nonché il principio del doppio grado digiurisdizione circa la materia

 

 

 

  1. L’Associazione s’impegna a garantire il diritto di voto dei propri tesserati atleti e tecnici nelle assemblee

 

  1. L’Associazione osserva il principio della gratuità delle cariche sociali.

 

Art. 4 Durata

  1. La durata del Club è a tempo

 

  1. In caso di scioglimento del Club, l’assemblea designerà uno o più liquidatorideterminandone i poteri. Il residuo del patrimonio, e/o dei fondi delle riserve cherisultassero disponibili al termine della liquidazione, dopo il pagamento di tutte lepassività, sarà devoluto ad organismi con finalità analoghe agli scopi istituzionali del Club retto dal presente Statuto, sempre che la legge non disponga

 

Titolo II

 

Entrate e Patrimonio Sociale

 

Art. 5 Entrate

  1. Le entrate del Club sono costituite:
  2. dalle quote associative annuali di iscrizione;
  3. dalle quote “una tantum” di ammissione all’Associazione;
  4. dai contributi di Soci e di terzi;
  5. da tutte le altre entrate che possano provenire al Club nello svolgimento delleproprie attività.

 

Art. 6 Patrimonio

  1. Il patrimonio del Club è costituito:
  2. dagli impianti sportivi di proprietà del Club; b) da materiale, scorte, attrezzi,macchine, mobili e dotazioni varie; c) dagli eventuali avanzi di gestione accantonati afondo di riserva; d) da tutti gli altri beni mobili ed immobili

appartenenti al Club; e) dai trofei aggiudicati definitivamente in gara; f) da donazioni, lasciti e successioni.

  1. Non è consentito distribuire ai Soci del Club, anche in modo indiretto, utili, avanzi digestione nonché fondi, riserve o capitale, salvo che la destinazione o la distribuzionenon siano imposte dalla

 

Titolo III

 

Soci – Categorie – Ammissione – Quote Sociali – Accesso al Club – Recesso del Socio

 

Art. 7

Soci e Categorie

  1. Possono far parte del Club, in qualità di Soci, i cittadini italiani e stranieri, diirreprensibile condotta morale, civile e sportiva, distinti nelle seguenti Categorie:

 

1)  Soci Ordinari

Sono coloro che, compiuti i 18 (diciotto) anni di età, sono ammessi a far parte dell’Associazione.

 

2)  Soci Juniores

Sono coloro che, ammessi a far parte dell’Associazione, non hanno compiuto i 18 (diciotto) anni di età, alla data di ammissione al Club. Il socio Juniores che compie i 18 (diciotto) anni di età nel corso dell’anno, diviene socio ordinario dal primo giorno del mese successivo.

 

3)  Soci Onorari

Sono coloro che, per particolari ragioni di benemerenza, vengono proclamati Soci d’onore dal Consiglio Direttivo. Possono fruire di tutti i servizi del Club e sono esentatidal pagamento della Quota di Ammissione e delle Quote Sociali.

 

  1. I Soci Ordinari, Juniores ed Onorari usufruiscono dei locali, delle attrezzature sportive e di tutti i servizi del

 

  1. Tutti i Soci maggiorenni, a qualunque categoria appartengano, godono del diritto dielettorato attivo e passivo, purché in regola con il pagamento delle quote e dei contributi

 

  1. Fatta eccezione per i Soci Onorari, l’iscrizione a ciascuna categoria comporta per l’Associato l’obbligo del pagamento della quota di iscrizione nella misura prevista dal Consiglio Direttivo.

 

  1. IL Consiglio Direttivo ha la facoltà di istituire ulteriori categorie di Associati, qualora le circostanze lo rendessero necessario. Il Consiglio Direttivo, può, altresì, prevedere un limite massimo di iscritti per ciascuna categoria, al fine di assicurare l’ordinato svolgimento delle attività sociali e sportive.

 

 

 

Art.8 Nuovi Associati

  1. Gli Aspiranti Soci dovranno presentare al Consiglio Direttivo domanda diAmmissione controfirmata da due Soci maggiorenni, che abbiano un’anzianità di iscrizione all’Associazione di almeno tre anni.
  2. Le domande dei Soci, se                                     minorenni, dovranno essere controfirmate anche dauno dei Genitori o da chi ne fa le veci. Il medesimo rappresenta il minore a tutti glieffetti, nei confronti del                                                                   Club e risponde verso lo stesso per tutte le obbligazionidel Socio
  3. Il                                                       Consiglio Direttivo delibererà sulle domande e potrà anche nominare fra i suoi                                             componenti un Comitato di Ammissione che svolga attività istruttoria in
  4. Il Consiglio Direttivo, entro 45 (quarantacinque) giorni dal ricevimento della domanda di ammissione, provvede a comunicare per iscritto all’aspirante Socio l’ammissioneal Club, qualora non emerga alcuna causa di inammissibilità,                  ovvero la mancataammissione al Club qualora, invece, emergano cause di                               inammissibilità al Club Le votazioni del Consiglio Direttivo saranno                       segrete.

 

  1. Perché le votazioni siano valide, è necessario cha abbiano partecipato al voto almeno quattro consiglieri. La delibera di ammissione o meno verrà assunta con la maggioranza dei presenti. In caso di parità prevarrà il voto del Presidente o di chi ne fa le veci. Per quanto qui previsto, il giudizio del Consiglio Direttivo in sede di  esame della domanda di iscrizione, è Resta in ogni caso ferma la possibilità di limitare il numero degli associati prevista nel precedente articolo 7 ultimo comma.

 

  1. Il candidato non ammesso può ripresentare domanda di  ammissione dopo unanno dalla data della prima

 

 

Art. 9 Quota sociale “una tantum”

  1. L’Aspirante Socio, qualora la domanda sia accolta, è tenuto al versamento della Quotadi Ammissione “una tantum” nella misura che annualmente sarà determinata dal Consiglio Direttivo, per le varie Categorie di Soci e per i passaggi tra le

 

Art. 10 Quote sociali

  1. Le Quote di Associazione annue di ogni Categoria dovute dai Soci verrannodeterminate dal Consiglio Direttivo che stabilirà anche le modalità di pagamento. È facoltà del Consiglio Direttivo, prevedere degli incentivi o delle differenziazioni di quote (di Ammissione, di Associazione), anche all’interno della stessa categoria, in relazione alla natura degli Associati o per altre loro caratteristiche (ad es. età, sesso, rapporti di parentela con altro Associato, Socio di altro Circolo affiliato alla I.G., precedenteappartenenza al Club, accertati impedimenti a praticare il gioco del golf, etc.).

 

Art. 11 Impegno al versamento

  1. I Soci contraggono impegno annuale al versamento della quota sociale entro e non oltre il 31 (trentuno) gennaio di ogni anno solare, nella misura e secondo le modalità stabilite dal Consiglio Direttivo, in funzione della categoria di appartenenza.
  2. Il versamento della quota annuale è a valere per l’anno sociale in corso, che ha avuto inizio il primo gennaio.
  3. L’anno Sociale coincide con quello
  4. Al Socio che non provvede  al pagamento della Quota annuale secondo le disposizioni emanate dal Consiglio Direttivo, verranno applicati, in quanto moroso, sulla Quota da pagare, gli interessi di mora, denominati “indennità di mora” nella misura determinata dal Consiglio Direttivo, per ogni mese di ritardato Qualora il Socio risultasse moroso di oltre due mesi rispetto alle scadenze fissate per il pagamento delle quote o di eventuali contributi, perderà automaticamente il diritto diaccedere al Club e di fruire di tutti i diritti fino al momento nel quale,                purché durante l’anno, non sanerà la sua morosità.

 

  1. Il Socio che entro l’anno Sociale non pagherà la Quota, gli eventuali contributi ed i relativi interessi, decadrà, come specificato nell’articolo successivo, dalla qualifica di Socio, fermo restando il proprio debito. Il Club si riserva di procedere avantiall’Autorità Giudiziaria per ottenerneil

 

  1. Le Quote Associative pagate non sono restituibili per nessuna ragione, nemmeno inparte, né i diritti relativi possono essere fruibili da parte degli eredi del

 

 

Art. 12  Recesso e Cancellazione del Socio

 

  1. Gli Associati hanno diritto di recesso, da esercitarsi mediante PEC o lettera raccomandata a/r diretta all’Associazione entro il 31 (trentuno) ottobre di ogni anno e comunque non oltre 30 gg. dalla comunicazione di      eventuali aumenti delle Quote Sociali.

 

  1. Quando non sia notificato alcun recesso, a norma del comma precedente, l’impegno si intenderà tacitamente rinnovato per un altro anno e così di seguitoindipendentemente dall’effettiva frequenza del

 

  1. La qualifica di associato viene meno per i seguenti motivi:
  2. per recesso dell’Associato;
  3. per Decesso dell’Associato;
  4. per delibera d’espulsione delle Commissioni Disciplinari; per accertati motivi di incompatibilità; per avere contravvenuto alle norme ed agli obblighi del presente Statuto o dei Regolamenti o per altri motivi che comportano indegnità;
  5. per mancato pagamento, entro l’anno sociale, della quota di iscrizione annuale e delle eventuali indennità di mora; in tale ipotesi, la richiesta di re-iscrizione al Club dovrà seguire le procedure previste dal precedente articolo 8;
  6. per mancato tesseramento presso la Federazione Italiana Golf.

 

  1. È sancito il divieto di far parte dell’ordinamento sportivo per quanti si siano sottratti volontariamente a procedimenti disciplinari instaurati a loro carico o alle sanzioni irrogate nei loro confronti.

 

Art. 13 Accesso al Club

I Soci possono introdurre nei locali del Club i loro Familiari ed i loro Ospiti secondo le modalità definite dal Consiglio Direttivo, al fine di regolare la pratica applicazione di questa norma, anche in relazione con la capienza dei locali del Club.

 

Titolo IV

 

Organi Sociali Capo I Assemblea

 

Art. 14 Organi dell’Associazione – Requisiti

1.   Sono organi dell’Associazione:

a)    l’Assemblea degli Associati;

b)   il Consiglio Direttivo;

c)    il Revisore Unico, quale Organo di Controllo.

d)   la Commissione Disciplinare di Prima Istanza;

e)   la Commissione Disciplinare di Seconda Istanza.

2.    Tutte le cariche dell’Associazione sono svolte a titolo gratuito, salvo le eventuali indennità consentite dall’art. 7.5.2 dei Principi Fondamentali del C.O.N.I. ed. 2009 e successive modifiche.

3.    Nel caso non ricorrano le condizioni o un obbligo di Legge o non vi sia una disposizione C.O.N.I./FIG che obblighi l’Associazione alla tenuta dell’Organo di Controllo, il Circolo Golf Napoli potrà scegliere di non dotarsi di detto Organo, su richiesta del Consiglio Direttivo e successiva approvazione dell’Assemblea.

 

4.    Possono ricoprire cariche dell’Associazione gli Associati in possesso dei seguenti requisiti:

 

a.    avere compiuto la maggiore età;

b.    essere associati da almeno tre anni;

c.     non avere riportato condanne passate in giudicato per delitti anche non colposi;

d.    non essere stati assoggettati, da parte del C.O.N.I., della FIG o di altra Federazione Sportiva Nazionale o degli Organi di disciplina dell’Associazione, a squalifiche o sospensioni per periodi superiori ad 1 (uno) anno;

e.    essere tesserati presso la Federazione Italiana Golf;

f.     avere una irreprensibile condotta morale, civile e sportiva;

g.    non essere legati da rapporti di lavoro, anche autonomo, se coordinato e continuativo, con l’Associazione.

5.    Non possono ricoprire la carica di Presidente o componente del Consiglio Direttivo gli Associati che ricoprono una analoga carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della medesima FSN o DSA se riconosciuta dal C.O.N.I., ovvero nell’ambito della medesima disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva.

6.    L’Organo di Controllo può essere composto anche da non Associati. I suoi componenti devono avere i requisiti richiesti dalla normativa vigente in materia di revisione legale dei conti.

 

Art. 15 Assemblea degli Associati – Convocazione

  1. L’Assemblea generale dei Soci è il massimo organo deliberativo dell’Associazione.L’Assemblea regolarmente costituita rappresenta tutti i Soci del Club, i qualirimangono obbligati in forza delle deliberazioni prese da questa             in conformità alla legge ed al presente Statuto, anche se assenti o
  2. L’Assemblea Ordinaria è convocata dal Consiglio Direttivo almeno una volta all’anno entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, per l’esame e l’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo. L’Assemblea è, inoltre, convocata quando ne sia fatta richiesta, motivata e scritta, da almeno un decimo dei Soci maggiorenni, oppure intutti i casi in cui il Consiglio Direttivo o il Presidente lo ritengano

 

  1. La convocazione dell’Assemblea sarà effettuata mediante avviso affisso nei locali delClub e mediante invito scritto, anche a mezzo di posta elettronica, ai Soci aventi diritto di voto, almeno 8 giorni prima della data fissata per la riunione, recante l’ordine del giorno degli argomenti da trattare.

 

  1. In caso di Assemblee elettive il preavviso non potrà essere inferiore a 30 (trenta)

Art. 16 Partecipazione all’assemblea degli Associati

  1. Possono intervenire all’Assemblea i Soci maggiorenni in regola con il pagamento di quote e contributi sociali.
  2. È preclusa la partecipazione all’Associato a cui sia stata inflitta una sanzione disciplinare di sospensione in corso di esecuzione.
  3. Ogni Socio ha diritto ad un voto e potrà rappresentare, per delega scritta, solo un altro
  4. I componenti del Consiglio Direttivo e dell’Organo di Controllo non possono essere delegati a rappresentare un Socio in Assemblea.

 

Art. 17 Svolgimento dell’Assemblea degli Associati

  1. L’Assemblea degli Associati è presieduta dal Presidente del Club e, nel caso di sua assenza, dal Vice-Presidente del Club o, in assenza di questi, da uno dei Socipresenti, designato dall’Assemblea.

 

  1. Il Presidente dell’Assemblea nominerà un Segretario e, se necessario, da due aquattro Scrutatori scegliendoli anche tra i non

 

  1. Il Presidente dell’Assemblea dirige e regola le discussioni e stabilisce le modalitàe l’ordine delle

 

  1. Le votazioni si svolgono, su decisione del Presidente dell’Assemblea, per appello nominale, per alzata di mano e controprova o a scheda segreta. Quest’ultima modalità deve essere adottata quando richiesta da almeno un quarto dei presenti che hanno diritto al voto.

 

  1. L’assistenza del Segretario non è necessaria quando il verbale dell’assemblea è redatto da un

 

  1. Di ogni Assemblea deve essere redatto verbale firmato dal Presidentedell’Assemblea, dal Segretario e dagli Scrutatori. Copia dello stesso deve esseremesso a disposizione di tutti gli Associati con le formalità ritenute più idonee dalConsiglio Direttivo a garantirne la massima Il verbale andrà trascritto su apposito registro dei verbali dell’Assemblea degli Associati.

 

 

Art. 18 Quorum costitutivo e deliberativo dell’Assemblea degli Associati

 

  1. L’Assemblea dei Soci, oltre a quanto previsto nel presente Statuto o dalla legge:
  2. elegge il Presidente, i Consiglieri ed il
  3. approva il rendiconto economico, preventivo e consuntivo, che le vengonopresentati dal Consiglio Direttivo;
  4. delibera, in seduta straordinaria, sulle modifiche da adottare allo Statuto Socialenonché su eventuali contributi straordinari da porre a carico dei Soci e sullo scioglimento dell’Associazione;
  5. delibera su ogni altra questione e problema attinente alla vita del Club chevengano sottoposti al suo esame;
  6. può eleggere un Presidente Onorario, purché sia Socio.
  7. L’Assemblea si riterrà validamente costituita, in prima convocazione, qualora siano presenti la metà più uno degli Associati aventi diritto al voto.
  8. In seconda convocazione, l’Assemblea si riterrà validamente costituita qualunque sia il numero dei Soci  intervenuti trascorsa mezz’ora da quella fissata nell’avviso di convocazione.
  9. Sono fatte salve le diverse maggioranze previste dalla legge o dal presente
  10. In particolare, limitatamente alle modifiche dello Statuto, è necessario in seduta straordinaria:
  11. in prima convocazione, la presenza in proprio o per delega di almeno la metà più uno dei soci aventi diritto al voto e che le deliberazioni siano assunte a maggioranza dei presenti.
  12. in seconda convocazione, la presenza in proprio o per delega di almeno il 15% (quindici per cento) dei soci aventi diritto al voto e che le deliberazioni siano assunte a maggioranza dei presenti.
  13. Ogni delibera dell’Assemblea deve essere presa a maggioranza dei voti validamente espressi, salvo quanto previsto dal successivo Art. 19 in caso di scioglimento.
  14. Sono considerati voti validi le astensioni o le schede bianche ma non le schede

 

Art. 19  Assemblea Straordinaria  di  Scioglimento

  1. L’Assemblea, in seduta straordinaria all’uopo convocata su richiesta di almeno i quattro quinti degli aventi diritto al voto, delibera, altresì, sullo scioglimentodell’Associazione, sulle modalità della liquidazione e sulla destinazione delle attivitàsociali residue dopo l’avvenuta estinzione delle passività come previsto dall’art. 4 delpresente

 

  1. Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimoniooccorre che siano presenti sia in prima che in seconda convocazione almeno i quattro quinti degli aventi diritto al voto e che la delibera di scioglimento sia assunta con il voto favorevole di almeno i tre quarti dei Soci aventi diritto al voto.

 

Capo II – Consiglio Direttivo

 

Art. 20  Requisiti – Funzionamento – Decadenza

 

  1. Il Club è amministrato da un Consiglio Direttivo composto da un minimo di 5 (cinque) ad un massimo di 7 (sette) membri, tra cui un Presidente, un Vice Presidente ed un Tesoriere, eletti dall’Assemblea tra i Soci maggiorenni legittimati all’elettorato passivo.

 

  1. Al fine di consentire il miglior svolgimento delle Assemblee elettive, con l’intento di esplicitare in via preventiva le idee ed i programmi per l’amministrazione del Club,  i candidati Consigli Direttivi saranno suddivisi in “liste elettorali” presentate dai candidati alla carica di Presidente (Capolista).

 

 

 

  1. Le modalità ed i termini di presentazione delle candidature, nonché le norme per lo svolgimento delle Assemblee elettive sono disciplinate in apposito Regolamento

 

  1. Possono ricoprire cariche nel Consiglio Direttivo del Club gli Associati in possesso dei seguenti requisiti:

aver compiuto la maggiore età;

non avere riportato condanne passate in giudicato per delitti non colposi;

non essere stati assoggettati, da parte del C.O.N.I, della F.I.G. o di altra Federazione

sportiva nazionale o degli organi di disciplina del Club, a squalifiche o sospensioniper

periodi superiori ad anni 1 (uno);

essere tesserati presso la Federazione Italiana Golf;

avere un’irreprensibile condotta morale, civile e sportiva;

non essere legati da rapporti di lavoro, anche autonomo, a carattere continuativo,

con il Club.

 

  1. Non possono, inoltre, ricoprire la carica di Presidente o componente del ConsiglioDirettivo gli Associati che ricoprano un’analoga carica in altre Società o Associazioni Sportive Dilettantistiche nell’ambito della medesima F.S.N. ovvero nell’ambito della medesima disciplina facente capo ad un Ente di promozione sportiva nonché tutti coloro che abbiano come fonte primaria o prevalente di reddito un’attività commercialedirettamente collegata alla gestione del

 

  1. Sono, altresì, considerati incompatibili con la carica che rivestono e devono essere dichiarati decaduti coloro che vengono a trovarsi in situazione di permanente conflitto di interessi, per ragioni economiche, con l’organo nel quale sono stati eletti. Qualora il conflitto di interessi sia limitato a singole deliberazioni o atti, il soggetto interessato non deve prendere parte alle une o agli altri.

 

  1. Nel caso di impedimento definitivo del Presidente, vi sarà la decadenza immediata di quest’ultimo e del Consiglio Direttivo.

 

  1. Il Presidente ed i Consiglieri rimangono in carica quattro anni e sono rieleggibili, salvo quanto previsto per la carica di Presidente all’Art. 24.

 

  1. Il Consiglio Direttivo provvede alla nomina di un Segretario, che può anche nonessere un    In tale ultimo caso, il Segretario partecipa alle riunioni delConsiglio Direttivo  senza diritto di voto.

 

  1. Nel caso che, per qualsiasi ragione, durante il corso dell’esercizio venissero amancare uno o più Consiglieri che non superino la metà dei componenti del Consiglio Direttivo, si procederà all’integrazione del Consiglio attraverso cooptazione da parte del Consiglio stesso, qualora il numero dei componenti sia sceso sotto alle 5 (cinque) unità. Viceversa, il Consiglio Direttivo continuerà la propria opera senza la necessità di reintegrare il numero dei consiglieri. In casi di parità prevale il voto del Presidente o dichi presiede la

 

 

  1. In ogni caso, i Consiglieri cooptati in luogo dei decaduti restano in carica fino allascadenza dei Consiglieri

 

  1. Nel caso di dimissioni o cessazioni contemporanee (intendendosi per tali quelleverificatesi in un arco temporale non superiore a sette giorni) dalla carica de lamaggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo, lo stesso dovrà considerarsidecaduto unitamente al Presidente. Fino alla sua nuova costituzione, limitatamenteagli affari urgenti ed alla gestione dell’amministrazione ordinaria del Club, le funzionisaranno svolte dal Consiglio Direttivo in regime di prorogatio, che provvederà ad indire le nuove elezioni conformemente al Regolamento Elettorale vigente ed al presente Statuto. In tal caso il Presidente dovrà convocare l’Assemblea straordinaria, in prima e seconda convocazione, per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivocompreso il Presidente, le stesse da tenersi entro e non oltre 90 (novanta) giorni dal citato evento.

 

  1. Nel caso di dimissioni o impedimento definitivo del Presidente, il ConsiglioDirettivo dovrà considerarsi decaduto e non più in carica e dovrà convocare l’assemblea straordinaria, in prima ed in seconda convocazione, per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo compreso il Presidente, entrambe da tenersi entro e non oltre 90 (novanta) giorni dall’evento. Fino alla sua nuova costituzione, e limitatamente agli affari urgenti ed alla gestione dell’amministrazione ordinaria del Club, le funzionisaranno svolte dal Consiglio Direttivo in regime di

 

  1. La decadenza del Consiglio Direttivo non comporta la decadenza dell’Organo di Controllo, ma si estende alla Commissione Sportiva ed alle Commissioni di

 

  1. Il Consiglio Direttivo a fine mandato quadriennale è responsabile della redazione del bilancio di esercizio dell’ultimo anno del quadriennio.

 

  1. Il Consiglio Direttivo che decade nel periodo compreso tra il primo gennaio ed il 30 giugno dell’anno è responsabile della redazione del bilancio di esercizio dell’anno precedente.

 

  1. Il Consiglio Direttivo uscente è, in ogni caso, responsabile della redazione di una situazione contabile aggiornata da consegnare al nuovo Consiglio subentrante, oltre che degli adempimenti obbligatori previsti dal presente Statuto e dalla Legge relativi al proprio periodo di amministrazione del Club. Esso dovrà cooperare con il nuovo Consiglio Direttivo assicurando i migliori sforzi per rendere la transizione più veloce, efficiente e trasparente, in modo da rendere possibile al nuovo Consiglio Direttivo di cominciare il proprio mandato.

 

  1. Nella ipotesi in cui il Consiglio Direttivo sia arrivato a fine mandato quadriennale, l’Assemblea Elettiva dovrà tenersi in prima e seconda convocazione entro e non oltre 60 (sessanta) giorni dalla data di fine mandato.

 

  1. Nel semestre precedente la data di fine mandato e fino alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo, il Consiglio Direttivo uscente dovrà limitare la propria amministrazione agli affari urgenti ed alla ordinaria amministrazione del Club.

 

 

Art. 21 Deliberazioni del Consiglio Direttivo

  1. Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono valide quando alla riunione siano presenti almeno tre Consiglieri, nel caso di un Consiglio con cinque componenti, o quattro Consiglieri nel caso di un Consiglio con più di cinque componenti, oltre al Presidente o a chi presiede la riunione. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti dei presenti. In casi di parità prevale il voto del Presidente o di chi presiede la

 

  1. Tutte le delibere del Consiglio Direttivo devono risultare da verbale steso nell’apposito libro dal Segretario che interviene alle sedute e firmate dal Presidente e dal Segretario.

 

Art. 22 Convocazione del Consiglio Direttivo

  1. Il Consiglio Direttivo si riunisce per convocazione del Presidente almeno tre volte l’anno e, comunque, ogni qualvolta questi lo ritenga opportuno, oppure quando ne venga fatta richiesta da un terzo dei suoi

 

  1. La convocazione è fatta dal Presidente a mezzo PEC, lettera raccomandata a/r o e-mail con richiesta di ricezione da spedire almeno cinque giorni prima dell’adunanza aciascun Consigliere ed all’Organo di Controllo; in caso di urgenza, comunque, almeno un giorno Nella convocazione andrà indicato l’ordine del giorno. La presenza nell’ordine del giorno del capo Varie ed Eventuali rende possibile la trattazione di argomenti anche non espressamente indicati. La presenza dell’intero Consiglio e del Revisore Unico sana l’eventuale riunione senza convocazione.

 

  1. Ogni componente del Consiglio Direttivo che per tre volte consecutive si renda assente dalle riunioni, senza giustificarne la causa, può essere esonerato dal ConsiglioDirettivo dall’incarico e sostituito ai sensi dell’art.

 

  1. Il Consiglio Direttivo ha la facoltà di invitare alle proprie riunioni uno o più Associati, così come i Presidenti e/o i membri delle Commissioni e dei Comitati ogni qual volta lo ritenga utile al fine di meglio approfondire le questioni oggetto della riunione. In ogni caso, tutti gli intervenuti che non siano Consiglieri, non hanno alcun diritto di voto ed il loro parere non è vincolante.

 

 

Art. 23 Amministrazione

  1. Il Consiglio Direttivo è investito di tutti i più ampi poteri per l’Amministrazionedell’Associazione, fatta eccezione di quei soli poteri che lo Statuto riservaall’Assemblea.
  2. In particolare, a titolo esemplificativo, il Consiglio Direttivo:
  3. decide sulle domande di Ammissione a Socio del Club;
  4. determina le Quote di Ammissione e le Quote di Associazione annua per ogni categoriadi Soci;
  5. ha facoltà di adottare degli incentivi o delle differenziazioni di quote, anche all’interno della stessa categoria, in relazione alla natura degli Associati o per altre loro caratteristiche;
  6. provvede all’andamento del Club, all’Amministrazione ed alla conservazione del Patrimonio, curando gli incassi e autorizzando, con mandato del Presidente o di unConsigliere a ciò delegato, le spese;
  7. conclude, stipula, risolve, modifica, rinnova contratti di gestione, di locazione, e dicompravendita di terreni, di edifici e di macchine, contratti di fornitura e di appalto, permutee conti correnti bancari, mutui, garanzie ed infine ogni contratto che ritiene utile per gli scopi sociali;
  8. assume personale di qualunque categoria, fissandone le rispettive attribuzioni ed icompensi;
  9. nomina, e occorrendo revoca, i componenti della Commissione Sportiva e delleCommissioni di Disciplina di 1° istanza;
  10. stabilisce, sentita la Commissione Sportiva, le norme per l’uso degli impianti,determinando le epoche di apertura e chiusura delle stagioni sportive nel corso dell’annoSociale, nonché le delimitazioni delle aree per l’esercizio del gioco;

i)può provvedere alla compilazione di un Regolamento Organico, del Regolamento per le elezioni e di un Regolamento di Giustizia per l’attuazione del presente Statuto, nonché delle norme per il funzionamento della Sede Sociale e degli impianti;

  1. cura nei confronti dei Soci, l’esecuzione dei provvedimenti – che risultino non più appellabili – deliberati dalle Commissioni di Disciplina o dal Consiglio Federale;
  2. compila i rendiconti annuali Economici e Finanziari, Preventivi e Consuntivi, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Ordinaria;
  3. convoca l’Assemblea Ordinaria almeno una volta l’anno e l’Assemblea Straordinaria ogni qualvolta lo ritenga necessario o ne venga richiesto dai Soci a norma dell’Art. 15;
  4. può delegare in parte i propri poteri al Presidente, ai singoli Consiglieri, delimitandonel’ambito.

 

  1. In particolare, la gestione amministrativa e finanziaria dell’Associazione è di competenza del Consiglio Direttivo. La gestione finanziaria si svolge in base al bilancio annuale di previsione, redatto nel rispetto dei principi contabili economico-patrimoniali.

Il Bilancio di Previsione viene redatto e deliberato dal Consiglio Direttivo nei termini e con le modalità previste dallo Statuto e dalla Legge, con il rispetto del principio di trasparenza.

Esso verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Associati in sede di assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio annuale.

Il Bilancio di esercizio annuale viene redatto e deliberato dal Consiglio Direttivo nei termini e con le modalità previste dallo Statuto e dalla Legge, con il rispetto del principio di trasparenza.

Esso verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Associati in sede di assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio annuale, corredato della relazione di revisione dell’Organo di Controllo, ove presente.

 

 

Art. 24 Presidente – Vice-Presidente

  1. Al Presidente spetta la rappresentanza del Club di fronte a qualsiasi terzo ed in Il Presidente ha il dovere di deferire ai Giudici di 1° Istanza della F.I.G., comeprevede lo Statuto della stessa, tutti i casi di illecito sportivo, di scorretto comportamento morale e civile durante lo svolgimento dell’attività sportiva di rilevanzafederale, degli Associati che siano tesserati federali.
  2. In caso  di urgente necessità il Presidente può disporre anche su materia dicompetenza    del Consiglio Direttivo, al quale devono essere sottoposti per la ratifica nella prima riunione i provvedimenti

 

  1. Uno stesso Associato non può ricoprire la carica di Presidente per più di due mandati consecutivi.

 

  1. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente nel caso di sua assenza od impedimento, con i medesimi poteri attribuiti allo stesso o in quelle mansioni alle quali viene espressamente

 

Art. 25 Segretario

  1. Il Segretario del Consiglio Direttivo partecipa alle riunioni e ne redige e conserva i Il Segretario può essere scelto anche tra non soci.

 

Capo III – Commissione Sportiva e Comitato Handicap

 

Art. 26  Commissione Sportiva

  1. L’Attività Sportiva del Club è organizzata e controllata da una Commissione Sportiva,composta da tre Membri, da scegliersi fra i Soci maggiorenni, nominati dal ConsiglioDirettivo che ne designa tra i suoi Membri il Presidente.
  2. La Commissione Sportiva dura in carica quanto il Consiglio Direttivo che l’ha Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti                       dei presenti, che non possono essere meno di due. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
  3. La stessa si riunisce su convocazione del Presidente da inviarsi a mezzo mail con richiesta di ricezione, o a mezzo PEC o raccomandata a/r almeno otto giorni prima. In caso di urgenza, la stessa potrà essere convocata anche un giorno prima a mezzo mail con richiesta di ricezione. La presenza di tutti e tre membri della Commissione sana l’eventuale riunione senza convocazione.
  4. Nelle modalità previste dal precedente comma 3, la Commissione Sportiva può essere convocata per un’audizione dal Consiglio Direttivo quando particolari esigenze lo rendano necessario.

 

Art. 27 Attività della Commissione Sportiva

  1. La Commissione Sportiva:
  2. sottopone al Consiglio Direttivo le proposte per l’organizzazione di manifestazioni edi iniziative che essa ritiene utili alla propaganda golfistica, la compilazione delcalendario delle gare, l’opportunità dell’uso degli impianti sportivi e delle loro modifichepermanenti e stagionali;
  3. provvede alla formazione delle squadre rappresentative del Club e alla preparazionee agli allenamenti dei Giocatori;
  4. inoltra rapporto informativo al Consiglio Direttivo circa eventuali infrazioni alle norme sportive unitamente ai verbali di audizione delle persone coinvolte e delle prove

 

Art. 28 Comitato Handicap e suoi compiti

  1. Il Comitato Handicap deve essere formato da un minimo di tre fino ad un massimo di cinque componenti, di cui uno con l’incarico di Presidente, nominati dal Consiglio Direttivo.
  2. Il Presidente del Comitato Handicap opera come referente verso le Autorità Locali FIG sul territorio incaricate dell’applicazione dell’EGA HS (SSZ – Sezioni Sportive Zonali).
  3. Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, venga meno anche solo un singolo componente del Comitato Handicap, il Consiglio Direttivo deve procedere rapidamente alla sua sostituzione ed a comunicare immediatamente al CHCR la variazione. Il Comitato Handicap si intende sospeso fino al momento in cui il numero dei suoi componenti non sia ritornato al numero minimo di tre componenti.
  4. Il compito essenziale del Comitato Handicap è la verifica e la responsabilità della corretta applicazione nel proprio Circolo di quanto previsto da:
    • normativa EGA Handicap System;
    • circolari FIG in materia;
    • decisioni e newsletter del CHCR.
  5. La stessa Commissione si riunisce su convocazione del Presidente da inviarsi a mezzo mail con richiesta di ricezione, o a mezzo PEC o raccomandata a/r almeno otto giorni prima. In caso di urgenza, la stessa potrà essere convocata anche un giorno prima a mezzo mail con richiesta di ricezione. La presenza di tutti i membri della Commissione sana l’eventuale riunione senza convocazione.
  6. Nelle modalità previste dal precedente comma 5, la Commissione Handicap può essere convocata per essere un’audizione dal Consiglio Direttivo quando particolari esigenze lo rendano necessario.

Capo IV – Organo di controllo

 

Art. 29

  1. L’organo di controllo dell’Associazione è costituito da un Revisore unico elettodall’Assemblea tra gli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili o al Registro dei Revisori Legali. Il Revisore può essere scelto anche tra soggetti non tesserati alla Federazione. Non può essere parente o affine del Presidente o dei Consiglieri entro il quarto grado.
  2. L’Organo di controllo deve essere invitato e può assistere alle riunioni del ConsiglioDirettivo senza diritto di

 

  1. Esso dura in carica quattro Il suo mandato scade alla data di approvazione del bilancio di esercizio dell’ultimo anno del quadriennio.

 

  1. Qualora, per qualsiasi ragione, il Revisore di dimetta o non sia più in grado di svolgere il proprio mandato, il Consiglio Direttivo dovrà, senza indugio, convocare l’Assemblea Ordinaria per la nomina di un nuovo Revisore.

 

  1. Qualora non ricorrano le condizioni di Legge e non ci sia una specifica disposizione C.O.N.I./FIG che obblighi l’Associazione alla tenuta dell’Organo di Controllo, il Circolo Golf Napoli potrà non dotarsi dello stesso, su proposta del Consiglio Direttivo, con delibera dell’Assemblea degli Associati.

 

Art. 30 Compiti del Revisore

  1. Il Revisore esercita il controllo contabile ai sensi dell’art. 2409 bis del c.c. e della normativa di riferimento in tema di revisione contabile.
  2. Il Revisore controlla il bilancio di esercizio, il preventivo la contabilità e qualsiasi atto in cui vi è una partecipazione, anche indiretta, dell’Associazione.

 

  1. Rilevando irregolarità amministrative, dovrà riferirne all’Assemblea per i provvedimentidel

 

  1. Della sua attività il Revisore rende edotto gli Associati, presentando la propria relazione di revisione al bilancio di esercizio in sede di approvazione dello stesso all’assemblea annuale.

 

 

Capo V – Commissioni di Disciplina

 

Art. 31

1      Le Commissioni di Disciplina sono di 1° e 2° Istanza.

  1. I componenti delle due Commissioni vengono nominati rispettivamente dalConsiglio Direttivo e dall’Assemblea, in questo caso su proposta del Consiglio Direttivo, fracoloro che  sono Soci maggiorenni ed Associati da almeno tre anni e che non rivestono altre Cariche Sociali.

 

Art. 32 Commissione di disciplina di 1° istanza

  1. La Commissione di Disciplina di 1° Istanza è composta da un solo componente. Essa si insedia dopo la nomina del Consiglio Direttivo, ha sede presso la Segreteria dell’Associazione e dura in carica per 4 (quattro) anni.
  2. La stessa decade se decade il Consiglio Direttivo che l’ha nominata.
  3. La Commissione di Disciplina di 1° Istanza è chiamata a giudicare su tutti i casi  di indisciplina, di inosservanza delle norme Federali, nonché di scorretto comportamento morale, civile e sportivo dei Soci, salva la competenza degli Organi di GiustiziaFederale di cui all’art.
  4. Essa interviene su istanza del Consiglio Direttivo, di un Socio Tesserato I.G. od’ufficio, per l’adozione, nel rispetto del principio del contraddittorio, dopo avere udito le parti interessate ed eventuali testimoni ed avere espletato tutte le indagini ritenute opportune, dei  seguenti provvedimenti disciplinari:
  5. richiamo scritto;
  6. censura scritta;
  7. sospensione temporanea dalla frequentazione del Club o da alcune sue attivitàper un periodo da 30 giorni a tre anni;
  8. sospensione cautelare in attesa dell’esito di giudizio federale;
  9. radiazione da sottoporre al riesame da parte della Commissione di Disciplina

 

  1. In presenza di gravi e giustificati motivi, la Commissione di Disciplina di 1° Istanza può disporre, anche “inaudita altera parte”, l’immediata sospensione cautelare del Socio dalla frequentazione del In tal caso. dovrà essere disposta la comparizione dell’interessato entro quindici giorni dall’assunzione del provvedimento cautelare.

 

  1. La decisione dovrà essere redatta per iscritto, succintamente motivata e depositata, a cura della stessa, presso la segreteria del Circolo entro trenta giorni dall’inizio del procedimento, salvo motivate proroghe disposte dallo stesso organo giudicante. Copia della decisione dovrà essere notificata a mezzo PEC o raccomandata a/r o raccomandata a mano agli    interessati ed al Consiglio Direttivo entro sette giorni dal deposito.

 

  1. Contro il provvedimento adottato, entro 20 (venti) giorni dalla notifica, i Soci ai qualisia stato inflitto uno dei provvedimenti disciplinari sopra menzionati e quelli che vi abbiano interesse, compreso il Consiglio Direttivo, possono presentare ricorso allaCommissione di Disciplina di 2° Il ricorso può essere presentato per PEC, per Raccomandata a/r o raccomandata a mano presso la sede della stessa Commissione. Decorsi           i termini utili per l’impugnazione, la decisione diventadefinitiva.

 

  1. La decisione della Commissione di Disciplina di 1° Istanza rimane sospesa, tranne che la stessa Commissione non la dichiari provvisoriamente esecutiva.

 

  1. Con la presentazione del ricorso alla Commissione di Disciplina di 2° Istanza, il Socio può richiedere la sospensione dell’esecuzione della decisione adottata dallaCommissione di Disciplina di 1° Istanza, qualora la stessa fosse provvisoriamente esecutiva. In tal caso, il Presidente della Commissione di Disciplina di 2° Istanza è tenuto ad esprimersi sulla richiesta di sospensiva entro dieci giorni dallapresentazione dell’istanza, previa consultazione degli altri componenti anche in dataantecedente all’udienza.

 

 

  1. Per il relativo procedimento si applicano le vigenti disposizioni statutarie eregolamentari della Federazione Italiana Golf relative alla materia disciplinare inquanto compatibili e recepite dal Regolamento di Giustizia del

 

  1. Le decisioni provvisoriamente esecutive e quelle definitive delle Commissioni diDisciplina saranno messe a disposizione dei Soci che ne abbiano Un estratto con i dati e gli elementi strettamente necessari a dare informativa sull’accaduto può essere esposto in bacheca a cura del Segretario.

 

Art. 33 Commissione di disciplina di 2° istanza

 

  1. La Commissione Disciplinare di 2° istanza è costituita da tre membri effettivi, che designano tra loro il Presidente. Essa ha sede presso la Segreteria del Circolo.

 

  1. Essa si insedia con la proclamazione da parte dell’Assemblea degli Associati del risultato delle elezioni e rimane in carica per 4 (quattro) anni. La stessa decade se decade il Consiglio con il quale è stata nominata dall’Assemblea.

 

  1. La Commissione Disciplinare di 2° istanza è competente a decidere in via definitiva, applicando le medesime norme processuali previste nel precedente articolo, su tutte le impugnazioni avverso le decisioni della Commissione Disciplinare di 1° Istanza.

 

  1. La Commissione di 2° Istanza delibera entro 30 (trenta giorni) dal deposito presso la stessa del ricorso.

 

  1. La stessa Commissione si riunisce su convocazione del Presidente da inviarsi a mezzo mail con richiesta di ricezione, o a mezzo PEC o raccomandata a/r almeno otto giorni prima. In caso di urgenza, la stessa potrà essere convocata anche un giorno prima a mezzo mail con richiesta di ricezione. La presenza di tutti i membri della Commissione sana l’eventuale riunione senza convocazione.
  2. Nelle modalità previste dal precedente comma 5, la Commissione Handicap può essere convocata dal Consiglio Direttivo per un’audizione quando particolari esigenze lo rendano necessario.

 

 

Art. 34 Rappresentanza ed Assistenza

  1. Nei procedimenti previsti dai precedenti artt. 32 e 33, gli interessati possono farsi rappresentare ed assistere da una sola persona di fiducia, purché Associato, munita di delega scritta e che non rivesta altre cariche nell’Associazione.
  2. Gli Associati si impegnano a non adire altre autorità che non siano quelle federali e si impegnano, altresì, a sottoporre ad un giudizio arbitrale definitivo la risoluzione di controversie che possono essere rimesse ad arbitri ai sensi dell’art. 808 ter del codice di procedura civile, purché originate dalla loro attività sportiva o associativa e nonrientranti nella competenza normale degli Organi di Giustizia Federale, nei modi e nei termini fissati dal Regolamento di Giustizia della Federazione Italiana Golf.

 

Art. 35 Alternatività dei procedimenti

  1. Nei procedimenti a carico degli Associati, l’intervento della Commissione di Disciplina di 1° Istanza rimane precluso, quando sia attivato l’intervento degli Organi di Giustizia della F.I.G. a termini previsti dallo Statuto della F.I.G., ovvero per i casi espressamente previsti, esista formale richiesta di intervento dell’Organo di Giustizia Federale da parte dell’Associato inquisito al momento dell’avvio del procedimento davanti allaCommissione di Disciplina di 1°

 

Titolo V

 

Norme di rinvio e finali

 

Art. 36

  1. Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto si applicano ledisposizioni dello Statuto e dei Regolamenti della F.I.G. riguardanti le strutture affiliate o aggregate (Circoli) e le norme del Codice
  2. Per le finalità di cui al presente Statuto ed ai Regolamenti della ASD Circolo Golf Napoli ogni Associato è domiciliato presso l’indirizzo che ha comunicato alla segreteria del Circolo. Ogni Associato è tenuto a comunicare tempestivamente l’intervenuta variazione del suddetto indirizzo. Conformemente a quanto disciplinato nel presente Statuto, le comunicazioni a mezzo PEC o mail saranno inviate agli indirizzi che gli Associati hanno comunicato alla segreteria.  Ogni Associato è tenuto a comunicare tempestivamente l’intervenuta variazione dei suddetti indirizzi.

L’Associazione elegge quale suo domicilio la sede della segreteria in via Via Campiglione, n. 11 – 80078 Pozzuoli (NA).

La pec dell’Associazione è golfnapoli@pec.golfnapoli.it

L’indirizzo mail è segreteria@golfnapoli.it

  1. Le imposte e le spese di registrazione della presente scrittura e delle ulteriori formalità previste dalla Legge sono a carico dell’Associazione.

 

 

 

 

(Approvato Assemblea dei Soci – Circolo Golf Club Napoli – il                         )

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